venerdì 30 maggio 2008

PUNTI DI VISTA (?)


COME DEVE ESSERE “INTESO” LO SPORT PRATICATO DAL KAYAKER MARINO.


Ed a questo punto : “Apriti Cielo”. Perché……….? Perché non tutti saranno d’accordo con quanto in appresso.
In premessa si osserva che per definizione corrente, l’attività sportiva del Kayak-mare, (K-mare) viene ritenuta fondamentalmente non competitiva, cioè amatoriale, poichè “si pratica ai fini del benessere e della salute”.
Anche le numerose Mare Marathon, organizzate annualmente dai diversi club, devono considerarsi un periodico appuntamento di aggregazione, programmazione, e confronto di esperienze tra kayakers marini.
La competizione di fatto è assente, ma ogni partecipante, in una certa misura, si propone di “esserci” individualmente fra tanti, in uno scontro volutamente indiretto.
Prima della partenza ed in fase del così detto brefing, alcune regole vengono preconcordate: la prima è la formazione di gruppi di tre, quattro kayak; la seconda è la raccomandazione di rimanere abbastanza vicini “adeguando ” l’andatura del gruppo, sulla base di quella del pagaiatore più lento (così è scritto da qualche parte…….!); la terza è il fermarsi per attendere l'eventuale ricongiungimento con i ritardatari. Ma, puntualmente, diventa irrefrenabile, da parte di qualcuno, procedre avanti a tutti, correre, assestandosi così nelle prime posizioni del gruppo. Siffatto comportamento, lo fanno e/o lo tentano tutti , qualcuno abitualmente più di altri….!
I raduni, gli incontri, le marathon e le altre manifestazioni sociali, rappresentano sempre un momento felice per incontrarsi, fare amicizia, spartire, merende e bevande, parlare (sempre) di Kayak, pagaie, giubbini ecc ecc.
NOTA: Si utilizzerà spesso il termine K-mare (Kayak-mare) escludendo volutamente il termine canoa, più generico ed abitualmente attribuito alla attività fluviale.

E' perciò lo sport che può essere esteso a tutti e praticato fino a “tarda” età, senza particolari controindicazioni.
Per diventare un un buon utilizzatore del piccolo mezzo nautico e, come si dice ”vivere il mare”, a mio parere, occorrono in aggiunta a quanto visto all’inizio (……. sport finalizzato al benessere ed alla salute) altri due fattori: il primo fattore si riferisce alla distribuzione dello sforzo fisico attraverso il ritmo della pagaiata al fine di conservare le proprie energie per un lungo periodo. Il secondo fattore, si riferisce ad un uso razionale dei fattori nutrizionali (cibo ed acqua) in costanza di pagaiata.
Vero è l’assunto secondo cui una pagaiata espressa costantemente con la massima forza muscolare, non dà un maggiore e correlativo risultato utile; un eccesso di potenza finisce per spostare soltanto l’acqua e non il Kayak .
Ci si deve rendere conto, quando si pagaia , di quanto sforzo occorre per far “scorrere” bene il Kayak; siffatto convincimento, ovviamente, è conseguenza di ripetuti tentativi, ma ci sarà un momento in cui si coglierà netta la sensazione di impegnare una spinta fluida e defaticante accordandola utilmente con lo spostamento del Kayak.
Per quanto attiene al fattore nutrizionale (cibo ed acqua), và detto in premessa che lo sport del Kayak è da considerarsi “sport aerobico” in quanto svolto con intensità moderata e per una lunga durata.
Il Kayaker, pertanto, per la propria forza muscolare utilizzerà un “carburante” rappresentato selettivamente prima dagli zuccheri poi dai grassi (in presenza di ossigeno). Poiché aerobico, sono coinvolte le fibre muscolari così dette rosse, che hanno bisogno, in una prima fase, degli zuccheri (glicogeno) e dopo qualche ora dei grassi.
In pratica, zuccheri e grassi sono “bruciati” dall’ossigeno dell’aria in fase di respirazione durante la pagaiata, fornendo l’energia disponibile per un lungo lavoro muscolare.
Al contrario nelle attività di breve durata ed intensi sforzi, le fibre interessate sono le fibre bianche, sottoposte ad un processo diverso dal precedente (sport anaerobico). (1)

Anche l’acqua è essenziale poichè partecipa a molti processi metabolici e regola la temperatura corporea. La perdita d’acqua
per effetto della attività fisica dev ’essere reintegrata con assunzione di bevande e di alimenti; non ha bisogno di essere digerita ed il consumo è estremamente variabile in funzione di molti elementi come ad esempio la costituzione corporea, la intensità dell’attività sportiva, lo stile di vita ecc.ecc.
Le perdite d’aqua vanno recuperate e, salvo casi eccezionali, il bere molta acqua non comporta particolari inconvenienti.
Una regola fondamentale, però, è quella di bere ancor prima di avere sete poiché durante l’attività fisica la sete arriva tardi e bevendo soltanto al verificarsi dello stimolo, accade che su un certo deficit di acqua per disidratazione, minore è la possibilità di recupero completo. (3)

Durante la pagaiata (bere).
Per realizzare una buona ed economica bevanda, procedere nel seguente modo:
In un litro di acqua aggiungere un bicchiere di succo d’arancia o di pompelmo o di ananas, due cucchiai di miele, un quarto di cucchiaino di sale da cucina ed un quarto di bicarbonato di sodio.
La bevanda di che trattasi è ipotonica a differenza del noto Gatorade e similari, che possono considerarsi bevande ipertoniche, cioè adatte al recupero delle energie perse e quindi da assumere dopo l’intero sforzo.

(1) Le fibre muscolari sono divise in lente e veloci; denominate anche fibre rosse e fibre bianche.
Il sollevatore di pesi compie uno sforzo intenso e di breve durata, impegnando le fibre bianche;il Kayaker, il ciclista impegnano, al contrario, un lavoro continuo, Si dice che quando il muscolo si contrae, esprime solo il 20% della forza dell’atleta e pertanto saranno le fibre rosse , contraendosi, a consentire lo sforzo di lunga durata. Tratto da dal sito: Le fibre muscolari-Allenamento qualitativo-Milano
(2)NON BERE ACQUA "CRUDA" (dalla relazione del Dott. Matiotti sulla alimentazione nello sport. Conferenza tenuta a Roma il 14 Set.2002):
“ L'acqua vene assorbita nell'intestino per osmosi, processo molto lento che non mi idrata in un breve tempo. Se nell'acqua c'è un po' di glucosio e di sodio, l'intestino assorbe subito questi elementi in modo veloce e insieme si tira dentro l'acqua, ho quindi un'idratazione migliore e più efficace, mi disseto prima.Se bevo acqua senza niente mi "resta sullo stomaco", come se bevo succo di frutta o un misto dei due.Perché l'acqua venga assorbita velocemente deve contenere glucosio (ideali le maltodestrine) perché il fruttosio viene assorbito in tempi più lunghi.Lo zucchero normale è metà glucosio e metà fruttosio.

Al termine della giornata ed a terra, a scelta:
1 cartone di succo di frutta
1/2 lt. di latte parzialmente scremato
1 Una lattina di lemonsoda o oransoda miscelata con 1 litro di acqua minerale non gasata (E’ stata una mia “trovata”, che cosiglio di provare…….)
- soliti peodotti post sforzo in commercio

Durante la pagaiata (Mangiare).
A scelta ed in combinazione
Banane fresche o deidradate
Frutta secca mista
Patate : piccole bollite ( consigliate)
Krakers
Biscotti
Latte condensato
Tavolette energetiche

UN CONTENITORE PRONTO USO

Un contenitore stagno (2 o 3 litri) da tenere a portata di mano (…nel pozzetto tra le gambe…. ) in cui sistemare, prima della partenza, i cibi necessari per rifocillarsi nel corso di una sosta ovvero durante la navigazione.
Pensierino finale:
Con il Kayak, non si corrono particolari rischi di stress. Se l’attività verrà praticata in sicurezza, al termine di una giornata, anche se stanchi, si proverà un completo rilassamento ed una intensa calma interiore.

Nessun commento: